Solitari difficili: quali sono i migliori


I solitari sono una grande famiglia di giochi di carte nei quali è coinvolto un solo giocatore; questi, anziché confrontarsi (singolarmente o in coppia) contro altri giocatori per aggiudicarsi il punteggio migliore, sfida la sorte nel tentativo di risolvere, in base a regole ben precise, una sorta di rompicapo. Una delle caratteristiche che maggiormente contraddistingue i solitari è la componente aleatoria; le possibilità di successo, infatti, spesso sono piuttosto basse, a causa della randomizzazione del mazzo. Di conseguenza, capita di frequente che combinazioni e sequenze di carte non combacino con quelle necessarie a risolvere il gioco; ragion per cui, molti solitari risultano difficili o non risolvibili, a meno di non avere la fortuna dalla propria parte. È questo, forse, l’aspetto più intrigante di questi giochi che spinge tanti giocatori a cimentarsi anche nei solitari online, utilizzando l’app di Digitalmoka. Di seguito, vediamo quali sono quelli che presentano solitamente un più elevato coefficiente di difficoltà.

Spider

Il solitario Spider si gioca con due mazzi di carte francesi senza i jolly; nella versione più semplice, non si fa distinzione tra i semi: le carte vengono giocate soltanto in base al valore numerale. Per prima cosa, con le carte di uno dei mazzi, il giocatore crea dieci colonne: due da sei e le altre da cinque. L’altro mazzo viene posto a lato del tableau e verrà utilizzato successivamente nel corso del gioco. Lo scopo del gioco è creare otto basi, composte da scale decrescenti costruite a partire dalla carta di valore più alto (K). Completata la disposizione delle carte sul tavolo, il gioco può cominciare, scoprendo la carta che si trova in coda a ciascuna colonna. Il giocatore può spostare le carte per creare solo sequenze decrescenti e ‘liberare’ un’altra carta di una pila; gli spostamenti sono più semplici nella versione a ‘un seme’ mentre le combinazioni possibili diminuiscono se si decide di accoppiare le carte per colore o per semi. Quando il giocatore non ha colonne ‘vuote’ in cui spostare una carta o una scala e non può ricollocare alcuna carta o sequenza, ha la possibilità di attingere dal secondo mazzo per pescare una carta da collocare in una colonna o una base.

Crescent

Il Crescent è un solitario difficile ma, al contempo, molto stimolante. Come lo Spider, si gioca con due mazzi di carte francesi, dai quali vanno tolti quattro Assi e quattro Re per creare otto fondazioni. Il resto delle carte viene impiegato per creare sedici basi da sei carte ciascuna: lo scopo del solitario è completare le otto fondazioni spostando tutte le carte dalle basi. Gli spostamenti devono rispettare una serie di regole: le fondazioni che partono dagli Assi vanno costruite con sequenze crescenti mentre quelle che partono dai Re devono essere completate con sequenze decrescenti. Le carte si possono spostare tra le basi o verso le fondazioni, sempre una per volta; una base ‘vuota’ non può essere utilizzata per spostare una carta e liberare quella sottostante.

Canfield

Il Canfield merita un posto d’onore nel novero dei solitari difficili; si gioca utilizzando un mazzo di carte francesi da 52; il giocatore, dopo averle mescolate, ne mette da parte 13 coperte, in un pozzetto di riserva. All’interno del tableau vanno invece disposte inizialmente quattro carte scoperte, che individuano altrettante colonne che serviranno per giocare con quelle del mazzo. Il giocatore a questo punto gira una carta dal pozzetto di riserva e la colloca nella parte alta del tableau: è la prima delle quattro basi che dovrà tentare di completare (con tutte le carte di quel seme) per risolvere il solitario. Ogni base va costruita a partire da una carta dello stesso valore: se la prima base, ad esempio, parte da un 4, anche le altre dovranno essere costruite a partire da un 4. Le successive dovranno formare una scala crescente, fino al completamento della base. Le carte del mazzo vanno giocate nelle quattro colonne del tableau; il giocatore ne gira tre per volta, ma può piazzare solo quella in cima, sistemandola – se possibile – in una pila o in una base. Le pile possono essere costruite alternando una carta rossa con una nera; le singole carte o intere sequenze (da costruire sempre in ordine decrescente) possono essere spostate tra le pile, così da liberarne una in cui disporne un’altra carta prelevata dal tallone di riserva. Se il giocatore non riesce a muovere o piazzare nessuna carta, vuol dire che il solitario non è riuscito.

Pyramid

Il solitario Piramide deve il proprio nome al fatto che, inizialmente, le carte vengono disposte sul tavolo su sei file, in modo tale da formare una piramide. In cima viene collocata una sola carta; le altre file si costruiscono aumentando di una unità il numero delle carte: due nella seconda, tre nella terza e così via. le carte delle prime cinque file vengono disposte coperte sul tableau mentre le sei che compongono la sesta e ultima fila sono invece scoperte. Se si utilizza un mazzo da 52 carte, le file che compongono la piramide devono essere sette anziché sei. Il resto delle carte forma un pozzetto che il giocatore mette da parte. L’obiettivo del solitario è ‘scartare’ tutte le carte abbinando quelle la cui somma è uguale a 10; è possibile ‘spostare’ solo le carte libere, ossia quelle scoperte che non sono sovrapposte ad altre. Quando non è possibile spostare le carte che compongono la piramide, il giocatore può attingere al tallone; se questo non viene esaurito può essere mescolato solo una volta. Il solitario è risolto quando il giocatore riesce ad accantonare tutte le carte della piramide e del tallone.

Klondike

Il Klondike è un solitario molto simile al Canfield (tanto da essere spesso confuso con quest’ultimo); per giocarvi serve un mazzo francese da 52 carte. La preparazione del gioco è semplice: il giocatore crea sette colonne di carte coperte, formate da un numero crescente di carte (da sinistra verso destra), per cui la prima fila conta una sola carta mentre l’ultima ne ha sette. Il giocatore procede poi a scoprire l’ultima carta di ogni colonna; l’obiettivo del solitario è disporre tutte le carte in quattro basi (dall’Asso al Re) nella parte alta del tableau; le carte delle colonne possono essere spostate rispettando la regola dell’alternanza tra colori. Le carte del mazzo possono essere girate una per volta, tre per volta (giocando solo quella in cima o tutte e tre secondo l’ordine di uscita). Quando un giocatore ‘svuota’ una colonna, può riempirla solo con un Re o una sequenza decrescente che ha origine da un Re. Puoi giocare a Klondike scaricando la app per il solitario online.

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