Tra i giochi di carte italiani, la Briscola occupa certamente un posto di primo piano. La versione tradizionale è in assoluto la più comune e praticata, tant’è che la si può anche giocare online, tramite l’app di Digitalmoka. A prescindere dalle varianti regionali, il regolamento della Briscola concede ai giocatori la possibilità di utilizzare dei segni convenzionali, benché suscettibili di variazioni – anche significative – a livello locale. Si utilizzano, naturalmente, nelle partite in cui si affrontano due squadre da due giocatori o nella variante del gioco a cinque giocatori. Di seguito, vediamo quali sono i segni della Briscola, come e quando vanno fatti per attuare precise strategie di gioco.
I segnali nella Briscola, detti anche “motti”, sono gesti rapidi e discreti che permettono ai giocatori della stessa squadra di comunicare, una cosa che di norma non è consentita nei giochi di carte. Da questo punto di vista, la Briscola rappresenta un’eccezione più unica che rara, dal momento che i segni sono codificati in maniera piuttosto precisa, anche se possono variare in base alle tradizioni ed agli usi del luogo.
Naturalmente, lo scopo principale dei segni di Briscola è informare il proprio compagno di squadra circa le carte che si hanno in mano. Al contempo, i motti possono essere utilizzati per segnalare se, tra le proprie carte, ce ne sono alcune del seme di briscola oppure se si hanno o meno dei ‘lisci’, ossia carte di nessun valore. Lo scambio di questo tipo di informazioni serve ovviamente ad impostare la strategia di gioco per ciascuna mano, così da individuare la carta più adatta da giocare in relazione alle carte in possesso del compagno di squadra.
Non c’è alcun momento della partita in cui sia esplicitamente consentito o vietato fare ricorso ai segni; appena ricevute le carte dal mazziere, ogni giocatore può fare uno o più segni al compagno di squadra, in base alle carte che gli sono state servite. Allo stesso modo, dopo aver pescato una carta coperta dal tallone, ciascun giocatore ha la possibilità di comunicare con il compagno di squadra, aggiornandolo sulle possibilità di giocata. Di solito, sono i giocatori più esperti ad utilizzare il sistema di comunicazione formato dai vari motti della Briscola; va infatti considerato come, per il suo svolgimento e per le regole di presa, il gioco sia piuttosto veloce: i giocatori alle prime armi potrebbero avere qualche difficoltà ad eseguire ed interpretare correttamente i segni senza aver fatto un po’ di pratica.
Il linguaggio dei segnali di Briscola è piuttosto articolato e, come detto, può risentire delle tradizioni locali tramandate dai giocatori più esperti. Ragion per cui, non esiste un sistema univoco e universalmente condiviso; allo stesso tempo, è possibile individuare un insieme definito di motti, associati ad un significato ben preciso. Di seguito, riportiamo quelli utilizzati più di frequente:
A questi segni gestuali se ne possono aggiungere altri, alcuni codificati altri meno. Per esempio, far sporgere una carta a destra indica “briscola bassa”: il giocatore ha tra le mani una carta di briscola di valore basso (una delle tre figure). Di contro, far sporgere la carta sinistra vuol dire “briscola alta”, ovvero il giocatore ha una carta del seme di briscola di valore elevato (asso o tre). Se i dorsi delle carte sono allineati, invece, vuol dire che il giocatore non ha alcune carta del seme di briscola. In alcuni casi, è possibile attuare anche una comunicazione verbale; nelle partite in cui si gioca con le carte a seme francese, un giocatore può comunicare a voce di avere una regina oppure dire “tre sotto” nel caso in cui abbia in mano anche un sette. Infine, è possibile comunicare con il proprio compagno anche utilizzando oggetti estranei al gioco: un pacchetto di sigarette, un portacenere o altro possono essere spostati secondo un codice che solo i due giocatori conoscono, così da non permettere agli avversari di interpretare le proprie mosse.