Come si conta la primiera: una breve guida


Tra i vari punti che è possibile totalizzare quando si gioca a scopa, la primiera è certamente quello più complesso. Non si tratta, infatti, di un semplice punto di presa ossia non ci si aggiudica il punto solo prendendo una carta ma è necessario accaparrarsi, durante tutto il corso della partita, una serie di carte diverse (per segno e per valore, a seconda dello sviluppo del gioco). Per totalizzare la primiera serve un notevole sforzo di concentrazione, necessario a ricordare le carte già fuori dal mazzo e quelle che potrebbero essere ancora in mano all’avversario o all’interno del mazzo stesso. Inoltre, le regole di calcolo del punteggio primiera per determinare a quale giocatore assegnare il punto utilizzano un sistema specifico, che assegna alle carte un valore diverso da quello numerale. Di seguito, vediamo in dettaglio cos’è la primiera, come si calcola e cosa succede in caso parità.

Cos’è la primiera

La primiera è uno dei punti di mazzo assegnati nel gioco della scopa e di alcune varianti di quest’ultima, come lo scopone o la Cirulla. Il termine deriva dal francese “prime”, una parola dal significato accostabile a ‘premio’. Curiosamente, la primiera è anche un antico gioco di carte – noto anche come bambàra – noto fin dal Quattrocento, e considerato l’antesignano del moderno poker. Molto diffusa fino alla fine del Settecento, la primiera ha probabilmente contribuito in modo sostanziale alla diffusione del mazzo di carte italiano standard da 40 carte.

Quanto valgono le carte nella scopa

Le 40 carte utilizzate per giocare a scopa hanno valore progressivo, da 1 a 10. La carta con il valore più basso è l’asso (1) mentre quella che vale di più è il re (10); le altre figure valgono 8 (fante o donna, a seconda del tipo di mazzo) e 9 (il cavaliere). Le carte numerali, invece, hanno valori compresi tra 1 e 7, che corrispondono al numero di semi raffigurati su ciascuna carta. Nessuna ha un valore diverso dalle altre, fatta eccezione per il 7 di denari (noto anche come “settebello”) che assicura un punto al giocatore che riesce a prenderlo.

Come si conta la primiera: un esempio

Il valore e la gerarchia delle carte sopra descritti sono diversi quando si tratta di calcolare i punti primiera; nello specifico:
  • I 7 valgono 21 punti;
  • I 6 valgono 18 punti;
  • Gli assi valgono 16 punti;
  • I 5 valgono 15 punti;
  • I 4 valgono 14 punti;
  • I 3 valgono 13 punti;
  • I 2 valgono 12 punti;
  • Le figure valgono 10 punti.
La primiera a scopa viene assegnata al giocatore o alla coppia che totalizza il punteggio più alto con quattro carte di seme diverso. In altre parole, nel conteggio va considerata, almeno inizialmente, solo la carta con il valore di primiera più elevato per ciascun seme. Per comprendere meglio il meccanismo, ecco un esempio per capire meglio come si calcola la primiera. Se un giocatore ha preso tre 7 e (almeno) un 5, il punteggio totale è 78, ossia 21+21+21+15. Con un solo 7 e tre 6, invece, si totalizzano 75 punti di primiera, poiché 21+18+18+18=75. A differenza di quanto si possa pensare, non basta prendere tre 7 su quattro per aggiudicarsi la primiera: serve almeno un 3 di un seme diverso da quello dei 7 per poter totalizzare un punteggio superiore a quello dell’avversario. Quest’ultimo, infatti, con un 7 e tre 6, come abbiamo appena visto, può totalizzare ben 75 punti. I tre 7, invece, da soli valgono 63 punti; quindi, come si può facilmente intuire, in tal caso serve un’altra carta per ‘completare’ la primiera, il cui valore sia superiore a 12, ossia un 3, un 4, un 5 o un asso. Vi è poi una particolare eventualità, quella in cui entrambi i giocatori o le coppie hanno preso due 7 e due 6. Qualora le carte siano tutte di seme diverso, il computo è in perfetta parità (78), perché entrambi hanno una carta di tutti e quattro i semi: come si conta la primiera in questo caso? È necessario conteggiare le altre carte per individuare il giocatore (o la coppia) a cui assegnare il punto. Difficilmente, però, si verifica una così perfetta ‘simmetria’. Vediamo uno dei tanti altri casi possibili:
  • Giocatore 1: 7 denari, 7 spade, 6 denari, 6 coppe;
  • Giocatore 2: 7 bastoni, 7 coppe, 6 bastoni, 6 spade.
Il punteggio del Giocatore 1 è pari a 60 (21+21+18) perché si conteggia solo il 7 denari e non il 6 (che è dello stesso seme); lo stesso dicasi per il Giocatore 2, in quanto tra il 7 bastoni e il 6 dello stesso seme, si computa solo il primo. La primiera viene assegnata al giocatore che ha sia l’asso di bastoni che di denari. Se il primo ha solo l’asso di bastoni (e, di conseguenza, il secondo ha solo quello di denari), il punteggio è ancora pari (76) e si procede a conteggiare le altre carte, in base al valore di primiera. Chi non ha particolare dimestichezza con il gioco o con il calcolo della primiera, può esercitarsi giocando a scopa online, scaricando l’app di Digitalmoka.

Cos’è la settanta?

“Settanta” è una delle denominazioni alternative della primiera, diffusa soprattutto nelle zone in cui si usano le carte napoletane. In alcune varianti della scopa, viene chiamata Settanta anche un particolare tipo di primiera: viene aggiudicata al giocatore che prende tutti e quattro i 7 e vale un punto extra.

…e se i punti della primiera sono pari?

Benché non sia un’eventualità particolarmente frequente, può capitare che i punti della primiera siano pari; uno scenario di questo tipo, in pratica, si verifica solo quando si ha una perfetta distribuzione delle carte tra due giocatori o due coppie. In tal caso, il punto non viene assegnato a nessuno dei giocatori o delle coppie, applicando lo stesso principio valido per gli altri punti di mazzo (i denari e le carte).

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